Filippo Tommaso Marinetti e i futuristi

Filippo Tommaso Marinetti e i futuristi - Farabola

Anno 1913. Gli artisti futuristi posano per una fotografia insieme a Filippo Tommaso Marinetti, autore del Manifesto Futurista che nel 1909 ha sconvolto il mondo dell’arte. La sua pubblicazione è stata così travolgente che subito sono prese a susseguirsi le traduzioni: in romeno addirittura il giorno prima! A marzo di quell’anno gli undici punti sono apparsi in Russia, ad aprile in Spagna, Argentina e Croazia, a maggio era tradotto anche in giapponese.

Con gli artisti che hanno aderito al suo Movimento, Marinetti ha girato quest’anno numerosi teatri italiani, provocando sempre chiassi e colluttazioni tra il pubblico. Questo per via dei fischiatori da lui assoldati, che hanno il compito di contestarlo con la massima decisione e violenza. Al termine della gazzara eccolo poi salire in palcoscenico, elegantissimo, e mentre gli ortaggi continuano a piovere sulla sua testa, dichiarare: “Ringrazio gli organizzatori di cotesta fischiata che altamente mi onora”.

È solo una delle sue trovate. Il 21 novembre 1913, il ”Daily Mail” ha pubblicato il manifesto futurista sul ”Teatro di Varietà”: "Il Futurismo vuole trasformare il Teatro di varietà in Teatro dello stupore, del record e della fisicofollia. Bisogna assolutamente distruggere ogni logica negli spettacoli del Teatro di Varietà, esagerarvi singolarmente il lusso, moltiplicare i contrasti e far regnare sovrani sulla scena l’inverosimile e l’assurdo. (Esempio: obbligare le chanteuses a tingersi il décolleté, le braccia, e specialmente i capelli, in tutti i colori finora trascurati come mezzi di seduzione. Capelli verdi, braccia violette, décolleté azzurro, chignon arancione, ecc. Introdurre la sorpresa e la necessità d’agire fra gli spettatori. Qualche proposta a caso: mettere della colla forte su alcune poltrone, perché lo spettatore, uomo o donna, che rimane incollato, susciti l’ilarità generale. (Il frack o la toilette danneggiato sarà naturalmente pagato all’uscita). Vendere lo stesso posto a 10 persone: quindi ingombro battibecchi e alterchi. Offrire posti gratuiti a signori o signore notoriamente pazzoidi, irritabili o eccentrici, che abbiano a provocare chiassate con gesti osceni, pizzicotti alle donne o altre bizzarrie. Cospargere le poltrone di polveri che provochino il prurito, lo sternuto, ecc." (Filippo Tommaso Marinetti).

In questa foto sono con lui, da sinistra, lo storico Decio Cinti, il pittore Luigi Russolo, lo scrittorr Armando Mazza, Filippo Tommaso Marinetti, il poeta Paolo Buzzi e il pittore Umberto Boccioni.

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